E non stiamo parlando della trama del prossimo film di fantascienza, ma di una tecnologia destinata a rivoluzionare del tutto il concetto che abbiamo di connettività. Si tratta del “Li-Fi“: probabilmente ne avete già sentito parlare, ma di recente è stato installato (in via sperimentale) in alcuni uffici di Tallin, Estonia.
In pratica permetterà di rimpiazzare, per la trasmissione dei dati, lo spazio radio (attualmente usato per il wi-fi), con una “forma di luce visibile” (VLC visibile light communication), garantendo trasferimento dati cento volte superiori all’attuale wi-fi.
Lo spettro di luce usato oscilla tra i 400 e gli 800 Terahertz (praticamente invisibile all’occhio umano); per capire la portata dell’innovazione basti pensare che il Li-Fi, trasmettendo messaggi in codice binario, riesce a scaricare in un secondo 18 film da 1,5 GB. In effetti i 16 miliardi di lampadine presenti nel mondo diventerebbero “di colpo” trasmettitori wireless, con evidenti implicazioni dal punto di vista del risparmio energetico, della velocità (non avrebbe problemi di sorta con più dispositivi “connessi”, come sottolineato dal “creatore” di questa nuova tecnologia, Harald Hass dell’università di Edimburgo) e soprattutto anche della sicurezza, in quanto “luce”/rete, non oltrepassando i muri, si diffonde solo nell’ambiente desiderato, non oltrepassando i muri e rendendo pressochè impossibile la “penetrazione” da parte di malintenzionati che si trovano (ad esempio) all’esterno dell’ufficio.
“Tutto ciò che dobbiamo fare è integrare un piccolo chip in ogni fonte di illuminazione, e questo combinerebbe due funzionalità: quella per l’illuminazione e quella per trasmettere informazioni senza cavo“, sottolinea Haas (pur essendo necessario, per una connessione sempre presente, avere le luci accese 24 ore su 24). C’è da lavorarci, ma il futuro è già iniziato.