Il mondo dell’informazione e dell’intrattenimento in Italia è sempre più smart. Il mercato pubblicitario, di conseguenza ha profondamente trasformato il proprio raggio d’azione, dirigendosi sempre di più verso il cosiddetto “new internet” (app, smatphone, social network, smart TV) e meno verso le piattaforme tradizionali (stampa, TV, radio).
I dati della ricerca dell’Osservatorio New media & New Internet del Politecnico di Milano parlano chiaro: il giro di affari legato al mondo del web è raddoppiato negli ultimi 5 anni, passando da un’incidenza sul totale del mercato del 5% nel 2008 al 12% di oggi (si calcola che raggiungerà il 20% entro il 2018).
Le ragioni di tale incremento sono chiare: tra il 2012 e il 2013 il numero di smartphone è cresciuto del 24%, raggiungendo i 37 milioni di apparecchi, mentre i tablet sono più che raddoppiati (tra il 2012 e il 2013 e sono arrivati a toccare quota 7,5 milioni). Le smart TV hanno raggiunto nel 2013 quota 4 milioni, la metà delle quali è effettivamente connessa.
Ma in che modo la diffusione dei device smart sta influenzando il modo di comunicare? Come si approccia il mercato pubblicitario a questa mole di piattaforme digitali sempre connesse?
Bisogna innanzitutto registrare il calo di investimenti pubblicitari registrato negli ultimi 5 anni. Rispetto al 2008 il mercato dell’advertising tradizionale ha subito un calo di investimenti del 17%, attestandosi sui 15,2 miliardi di euro l’anno. Le perdite maggiori si sono registrate per la stampa (-13%), la televisione tradizionale (-4%) e la radio (-9%).
Parallelamente, il new internet ha visto aumentare gli investimenti mediamente del 73%. La pubblicità sugli smartphone è aumentata del 167%, mentre su tablet e social network rispettivamente del 94% e del 75%. Sulle app la mole di investimento pubblicitario è cresciuta del 120% e del 37% nei video online. Solo nel 2013 sono stati investiti 600 milioni in pubblicità 2.0,
La conseguenza è che oggi possiamo trovare oltre 300 app di testate giornalistiche che sono sbarcate sul mercato digitale per implementare la propria offerta. L’informazione si finanzia anche con la pubblicità, è ormai è chiaro come il futuro della comunicazione navighi via connessioni digitali.
E voi che rapporto avete con l’informazione fruita via device smart? Leggete i quotidiani su pc, sfogliate le prime pagine su tablet, oppure preferite il supporto cartaceo tradizionale?