L’acronimo SPID sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale. Esso altro non è che uno standard di identità digitale che permetterà, per ora, di utilizzare tutti i servizi pubblici digitali con un unico account (user e password).

È già possibile accedere, tramite smartphone, tablet, pc ed altri device, al sistema SPID, registrarsi, ed ottenere l’accesso alla moltitudine di servizi digitali dove prima era necessario avere credenziali specifiche. Parliamo di: servizi INPS, sanità pubblica, Tasi-Imu, bollo auto, servizi scolastici, WiFi pubblico. Per ora, dicevamo. Nei prossimi anni è prevista l’estensione dello standard ad altre tipologie di servizi fruibili digitalmente.

L’ottica quindi è quella della semplificazione che dovrebbe servire a stimolare l’utilizzo di strumenti digitali e alleggerire il lavoro di molti uffici pubblici e soprattutto le attese da parte dei cittadini. Vista anche la peculiarità relativa alla sicurezza e protezione dei dati sensibili (sono vietate forme di profilazione utenti a fini di marketing) lo SPID è stato proposto come metodo di accesso per le tante WIFI pubbliche presenti in località turistiche di culto.

Di seguito un paio di immagini prese dal sito spid.gov.it che mettono a confronto i 3 principali gestori di identità digitali.

tempistiche medie erogazione identità digitali modalità riconoscimenti offerte dai gestori

 

Se ne deduce che se si possiede già una smart card o firma digitale si è già a metà dell’opera in quanto l’erogazione non supera le 24 ore. Per coloro che non vogliono fare code ed ottenere in tempi brevi l’identità esiste il riconoscimento via webcam di infocert al costo di 15€.

Lo Spid è gratis per due anni per tutti i cittadini che ne faranno richiesta entro il 31 dicembre 2016. Dopo non è dato sapere. Per quanto riguarda le aziende ci sarà un canone annuale.

In futuro si arriverà a 3 livelli di sicurezza attraverso i quali si potrà accedere ad ancora più servizi ed estendere questo standard anche al di fuori di quelli forniti dalle PA.

Ad oggi le Regioni già attive sono: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche. Gli enti pubblici: Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, Equitalia ed i Comuni di Firenze, Venezia, Lecce.  

In tutto questo magma di innovazione l’unica cosa certa è che l’intera pubblica amministrazione a SPID dovrà avvenire entro il 2017. È stato già fissato a Gennaio 2017 il termine per cominciare ad integrare questo tipo di federazione all’interno delle reti WiFi turistiche.

Noi di Noody WiFi ci stiamo già interfacciando coi vari organismi in modo da integrare per tempo questo tipo di federazione e facilitare la vita ai migliaia di utenti che ogni giorni colleghiamo.

 

I commenti sono chiusi.